Marzo, come ben sai, è il mese della giornata della donna e quella del papà… Quest’anno ti invito a celebrare anche la Giornata della felicità, fissata dalle Nazioni Unite il 20 marzo.
Tutte e tutti noi viviamo un desiderio inestinguibile di felicità. Segno che è Dio che accende in noi la scintilla.
Esistono tanti modi di essere felici, tanti quanti siamo noi che abitiamo la terra. Ognuno deve riuscire a trovare il suo, con pazienza e fantasia. La felicità, infatti, non si ottiene facendo qualcosa, perché è piuttosto uno stato d’animo. Composto di tante semplicità quotidiane come fare una passeggiata al parco con papà e mamma, giocare, stare con gli amici, studiare, andare in bicicletta, adottare un coniglietto, godersi un tramonto sul mare quando sarà estate…
Scopriamo così che per essere contenti bisogna svegliarsi con lo spirito giusto. E che può bastare avere una bella famiglia in cui si mescolano alcuni “ingredienti” ‒ amore per i propri cari e per chi ci sta attorno; rispetto e gentilezza, perché il cuore va educato e guidato con saggezza; creatività per inventare soluzioni alle difficoltà e scavalcare gli ostacoli ‒ importanti per essere felici.
A una classe elementare è stato chiesto “cosa vuol dire essere felici”. «Ci vuole tanto senso dell’umorismo», ha risposto Ismaele; per Martina invece «bisogna ridere insieme agli altri almeno una volta al giorno»; «i grandi sono così tristi, pensano sempre a lavorare, sono seri, sorridono poco, sono nervosi», ha raccontato Paola.
E tu come pensi che si possa ottenere la felicità? Guardando gli “ingredienti” scritti sopra, come andrebbero mescolati per ottenere una perfetta torta della felicità? Perché non farcelo sapere?
Papa Francesco, lui, pensa che la via alla vera felicità sia vivere le Beatitudini, quelle che troviamo nel vangelo di Matteo, al capitolo 5. Che ne pensi?