Il 18 luglio si celebra nel mondo il Mandela Day. Quel giorno del 1918 nasceva a Mvezo in Sudafrica Nelson Mandela, primo presidente nero del Sudafrica, eletto democraticamente e insignito del Premio Nobel per la Pace.
Per 27 anni era stato in carcere, condannato ai lavori forzati, divenendo il più famoso prigioniero al mondo. Detenuto perché lottava contro il sistema di segregazione razziale nel suo paese, imposto dai bianchi che governavano il paese, noto come apartheid.
Ricordo ancora l’emozione, mi trovavo a Londra, quando in diretta tv potei vivere la sua uscita dal carcere: l’11 febbraio 1990. Aveva 71 anni. Quattro anni dopo sarebbe diventato presidente. Nelson aveva un modo straordinario di esprimersi.
Una delle sue citazioni più celebri è presa da un discorso da lui pronunciato in tribunale, durante il suo processo per “tradimento” nel 1964. Diceva: «Ho lottato contro la dominazione bianca, e ho lottato contro la dominazione nera. Ho coltivato l’ideale di una società democratica e libera, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con pari opportunità. È un ideale che spero di vivere e realizzare. Tuttavia, se necessario, è un ideale per cui sono disposto a morire».
E ancora: «Detesto il razzismo, perché lo considero qualcosa di barbaro, sia che provenga da un uomo di colore o da un uomo bianco». Il 25 maggio abbiamo visto cosa può succedere a un afroamericano che cade nelle mani della polizia. Dopo l’uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto, a Minneapolis (Minnesota, Usa), un popolo intero si è levato per dire no al razzismo.
Noi del PM sappiamo che c’è una sola razza umana e che il Creatore si è divertito con noi usando tutte le sfumature di colori possibili e immaginabili. Ecco perché così bella è la nostra pelle. E noi guardiamo a tutti e tutte come nostri fratelli e nostre sorelle. E accogliamo ogni differenza come un dono. Mandela diceva: «L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo». Non dimenticarlo. E godi serenamente di queste belle giornate d’estate.
