Lo sport quest’anno si è fermato per un sacco di tempo, come tutte e tutti noi, per il coronavirus… ma la ricerca sulle parole d’odio cioè il linguaggio volgare (quelle che chiamiamo parolacce), gli insulti e gli episodi di razzismo e aggressione, era già partita ed è andata avanti.
Odiare non è uno sport è infatti un importante progetto dell’università di Torino che ha controllato le pagine dei social e dei giornali sportivi sottolineando che purtroppo passano i mesi ma il linguaggio di insulti, soprattutto razzisti, non passa!
…La maggior parte di questi riguarda il mondo del calcio.