Cari ragazze e ragazzi,
mentre ci godiamo il riposo e le “meraviglie” che le vacanze ci donano, non dimentichiamo che una guerra è in corso, non lontanissima da noi, da quando la Russia ha invaso l’Ucraìna.
Guerra (il grande Gino Strada diceva che è “la più grande vergogna dell’umanità”) che sembra non voler finire, con la conseguenza di tanti orrori, morti, sofferenze e lacrime, che colpiscono soprattutto bambine bambini.
Quelli che avete accolto nelle vostre classi la scorsa primavera.
Questa guerra ha aggravato altre situazioni, già drammatiche in tante parti dell’Africa, nello Yemen e in Afghanistan (guardate l’Atlante e scoprite dove sono questi Paesi). Qui, milioni (!) di persone, minori in particolare, rischiano di morire di fame!
E poi c’è la siccità (come quella che stiamo vivendo anche noi in Italia e che ci porterà a razionare quel bene fondamentale che è l’acqua! Non sprecare!) sta minacciando Paesi interi nel mondo: in alcune regioni non piove da anni, un disastro di proporzioni senza eguali negli ultimi quattro decenni. E i campi non producono cibo.
La situazione è particolarmente grave nel Corno d’Africa (Etiopia, Somalia, Eritrea) e viene acuita dalla guerra in Ucraìna. Il bacino del Mar Nero, infatti, che comprende anche Ucraìna e Russia, è considerato il granaio del mondo, dove c’è una importante produzione cerealicola e agricola. Per via della guerra, la produzione e l’esportazione di grano è fortemente limitata. Ed ecco quindi i prezzi di molti alimenti di base aumentati e che diventano inaccessibili per la popolazione estremamente povera.
E allora? Non roviniamoci le vacanze, ma non facciamo gli schizzinosi, e mangiamo quello che l’amore dei nostri papà e mamme ci mettono nel piatto. Senza buttare.
E buone vacanze ancora.